Progetto Living Better

Per un territorio più inclusivo.

In un periodo storico in cui il dibattito pubblico e politico sui fenomeni migratori sono estremamente polarizzati tra un “noi” e un “loro”, attraverso Living Better vogliamo riequilibrare vissuti e percepiti, riportando al centro i valori della diversità e dell’inclusione.

Living Better si propone di consolidare la rete territoriale dei soggetti impegnati a favore della popolazione più fragile, allo scopo di migliorare le condizioni per l’integrazione delle persone vulnerabili. Sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Territori Inclusivi, è stato elaborato grazie ad un percorso di co-progettazione promosso dal Consorzio Servizi Sociali IN.RE.TE.

Il nostro ruolo

All’interno di questa progettualità lavoriamo soprattutto al cambiamento della narrazione sulle migrazioni: in un periodo storico in cui il dibattito pubblico e politico sui fenomeni migratori sono estremamente polarizzati tra un “noi” e un “loro”, attraverso Living Better vogliamo riequilibrare vissuti e percepiti, riportando al centro i valori della diversità e dell’inclusione.

Obiettivi

Tutte le azioni ipotizzate sono tese a costruire e migliorare pratiche di lavoro comuni, coinvolgendo i soggetti territoriali per definire strumenti nuovi e procedure condivise che facilitino la collaborazione e creino le condizioni per una reale integrazione delle persone vulnerabili. Living Better si propone in particolare quattro obiettivi generali:

  1. contribuire al miglioramento dei percorsi di vita delle persone in condizione di fragilità;
  2. introdurre sviluppi e novità nelle modalità operative maturate nell’ambito dell’accoglienza;
  3. aumentare le conoscenze e le competenze degli operatori e delle organizzazioni di appartenenza;
  4. introdurre elementi innovativi che consentano alla comunità di sviluppare una riflessione circa il valore dell’inclusione.

Destinatari

Alla luce degli obiettivi e della necessità di agire sulla costruzione di un contesto fatto di reti relazionali che facilitino opportunità e accesso a beni e servizi, i destinatari del progetto sono:

  • le persone in condizioni di fragilità e a rischio marginalità, con attenzione prioritaria a quelle con background migratorio;
  • il sistema territoriale, inteso come enti pubblici, soggetti del terzo settore, rappresentanze della società civile e altre realtà del territorio;
  • i cittadini, intesi come comunità partecipe e capace di favorire la costruzione di pratiche a favore di una cultura inclusiva, solidale e ispirata a principi di corresponsabilità.

Bisogni

Living Better opera sui 42 Comuni del territorio canavesano afferenti al Consorzio Servizi Sociali In.Re.Te e si propone di soddisfare i bisogni primari attraverso percorsi individualizzati di inclusione sociale e di sviluppo di autonomia economica. Grazie ad un iniziale percorso di co-progettazione, i principali ambiti su cui il porgetto lavora da ormai 3 anni sono ABITARE, LAVORO e ACCESSO AI SERVIZI. Tre ambiti interconnessi e indispensabili per dar forma a progetti di vita sostenibili e in grado di rendere autonome, oltre che felici, le persone.

Primi esiti: lo Sportello ELP e la Sezione Canavesana della Società Cooperativa La Tenda

Due dei più concreti esiti di questa preziosa progettualità riguardano:

  • l’avvio dello sportello di affiancamento leggero ELP (Eporedia Local Point), punto di riferimento per chi voglia ricevere informazioni di base per orientarsi tra i servizi e le opportunità sul territorio canavesano, finalizzato a responsabilizzare le persone, a migliorare la capacità delle stesse di cogliere le opportunità e a promuovere percorsi di autonomia nelle scelte;
  • la nascita della Sezione Canavesana della Società Cooperativa La Tenda, che si rivolge a privati, a enti religiosi e a pubbliche amministrazioni per offrire una soluzione abitativa agevolata a famiglie e persone che vivono temporanee situazioni di difficoltà.

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Il Manifesto raccoglie le responsabilità e gli impegni che la Rete coinvolta nel progetto Living Better porta in dote al territorio, condividendo principi e metodologie sperimentate al fine di promuovere una reale cultura inclusiva e garantendo la continuità e la sostenibilità del progetto stesso.

Il Manifesto vuole esplicitare l’intenzione di promuovere una società inclusiva, attraverso l’impegno a garantire l’accesso ai diritti e alle pari opportunità. Per società inclusiva si intende una società che permetta a tutte e tutti di sentirsi accolti, di appartenere a un gruppo di persone e di godere pienamente di tutti i diritti e le opportunità che questa appartenenza comporta.

Gli obiettivi del Manifesto sono la promozione del cambiamento e dell’autodeterminazione, perché si ritiene imprescindibile che ciascuna persona possa scegliere per sé e che il contesto sociale si comporti come un organismo vivo e adattivo.

Il Manifesto trova spazio per il perseguimento dei propri obiettivi nel valore civico e costituzionale della democrazia, considerando l’uguaglianza più sostanziale che formale e inerente ad ogni aspetto esistenziale.

Il Manifesto trova adempimento attraverso il consolidamento della Rete, lo scambio di buone pratiche, l’ottimizzazione e la condivisione delle risorse e la messa a sistema di canali di scambio e di obiettivi durevoli, attraverso un approccio generativo e la cura delle relazioni, ad ogni livello.

Gli ingredienti per il buon funzionamento dei processi sono la collaborazione, la convinzione, la fiducia interna, le competenze, la partecipazione, la disponibilità, il sostegno reciproco e la condivisione genuina. I valori condivisi sono la speranza, l’accoglienza, la curiosità, l’uguaglianza e la leggerezza.

I risultati attesi dalla condivisione del Manifesto sono il consolidamento e l’ampliamento della Rete, la trasformazione di buone pratiche sperimentate in processi ordinari, l’impatto generativo sulle politiche territoriali e sulla cittadinanza, la realizzazione di un sistema rinnovato rispetto alle dinamiche abitative, la replicabilità del modello, insieme a un sempre maggiore coinvolgimento della cittadinanza.