Shooting in Sarajevo

Officine ICO LAB è stata orgogliosa di ospitare questo straordinario progetto per non dimenticare una delle pagine più drammatiche che si sono consumate alle porte di casa nostra.

Un progetto per non dimenticare

Inaugurata sabato 17 dicembre 2022, la mostra fotografica “Shooting in Sarajevo” è stata ospitata alle OFFICINE ICO. Luigi Ottani e Roberta Biagiarelli sono gli autori di questo straordinario viaggio nella città simbolo, bersaglio di uno degli assedi più lunghi e cruenti della storia contemporanea. Nella cornice delle numerose iniziative promosse dall’Associazione Lettera 22 – Scuola Basket Lettera 22 – Ivrea – per Ivrea Capitale Italiana del Libro 2022, OFFICINE ICO LAB ha dato spazio a questo progetto unico per non dimenticare una delle pagine più drammatiche che si sono consumate alle porte di casa nostra.


Shooting in Sarajevo

Luigi Ottani e Roberta Biagiarelli hanno iniziato a lavorare a questo progetto nella primavera del 2015. L’idea è stata quella di fotografare Sarajevo venticinque anni dopo, dagli stessi luoghi dai quali i cecchini tenevano sotto assedio la città e i suoi abitanti. Gli appartamenti di Grbavica, l’Holiday Inn, la caserma Maresciallo Tito, le postazioni di montagna sono divenuti il punto di vista ideale per perdersi nella mente di chi, da quegli stessi luoghi, inquadrava per uccidere. Nel progetto gli autori si sono avvalsi dell’amichevole complicità di due sarajevesi speciali: Azra Nuhefendic e Jovan Divjak, oltre che del giornalista-scrittore Gigi Riva, cittadino onorario di Sarajevo, dello storico Carlo Saletti e del foto reporter Mario Boccia. Da una finestra del quinto piano dell’hotel Holiday Inn il 6 aprile 1992 sono stati sparati i primi colpi sui civili.