“Social Fame”

Ogni giorno milioni di immagini riguardanti l’alimentazione vengono condivise sui social… Ma per molte persone con disturbi alimentari tutto ciò può diventare un’ossessione.

LA PRESENTAZIONE

Il 23 maggio presso il Polo Formativo Universitario Officine H di Ivrea è stato presentato il libro “Social Fame – Adolescenza, social media e disturbi alimentari” edito da Il Pensiero Scientifico Editore.
L’appuntamento, organizzato dall’Associazione DCA – In Punta di Cuore in collaborazione con ICO Impresa Sociale, ha visto intervenire le due autrici, la Dottoressa Laura Dalla Ragione e la Dottoressa Raffaella Vanzetta ed è stata l’occasione per confrontarsi e riflettere su uno dei temi più attuali e preoccupanti che riguardano soprattutto le giovani generazioni: il legame strettissimo tra social media e i disturbi del comportamento alimentare.
Un momento importante di informazione e approfondimento a cui sono stati invitati a partecipare tutti coloro che, ogni giorno, vivono a stretto contatto con ragazze e ragazzi avendone a cuore l’educazione e il benessere.

SINOSSI

Ogni giorno milioni di immagini riguardanti l’alimentazione vengono condivise sui social: dal caffè mattutino, al minestrone congelato, fino ai piatti stellati. Per alcune persone può essere un gioco, un modo per vivere la convivialità, per altri come i foodblogger, un lavoro. Ma per molte persone con disturbi alimentari tutto ciò può diventare un’ossessione. E nello stesso tempo il corpo è il grande protagonista.
Sempre in mostra, idolatrato, criticato, giudicato, misurato, è al centro di un mondo, quello virtuale, che è di per sé assenza di corpo. Tutti abbiamo fame di essere riconosciuti e i social media non fanno che alimentarla.
Le “hall of fame”, da cui è nata l’idea del titolo di questo volume, sono stanze della gloria, luoghi fisici in cui chi è degno di essere ammirato ha il suo posto riservato. Sulle piattaforme social ognuno può avere il suo spazio dove condividere le proprie capacità ed essere ammirato. Ma se ognuno può, allora ognuno deve: la fragilità tipica dell’adolescenza diventa così facile preda di questo continuo bisogno di essere ammirati, costi quel che costi.
Il mondo degli adulti non può continuare a ignorare che, per milioni di ragazzi, il virtuale è parte del processo di costruzione del reale, è il simbolico con cui governare la realtà. La coscienza, insomma, non è più cosa da carta e penna e dovremmo scendere a patti con questi cambiamenti e comprenderli, se vogliamo riappropriarci del compito più importante affidato ad una società: quello di educare i propri giovani a diventare ciò che sono non facendoli sentire mendicanti di parole ma signori del linguaggio.

LE AUTRICI

LAURA DALLA RAGIONE
Psichiatra e Psicoterapeuta, Direttore UOC Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (USL 1 dell’Umbria).
Docente al Campus Biomedico di Roma, Direttore del Numero Verde Nazionale sui DCA (istituito da Presidenza del Consiglio e Istituto Superiore di Sanità). Past President della Società Italiana di Riabilitazione Interdisciplinare Disturbi Alimentari e del Peso (SIRIDAP).

RAFFAELA VANZETTA
Psicoterapeuta, coordinatrice del centro di prevenzione dei disturbi alimentari INFES
a Bolzano. Membro del direttivo della Società Italiana di Riabilitazione Interdisciplinare Disturbi
Alimentari e del Peso (SIRIDAP).
È autrice di numerose pubblicazioni sul tema della prevenzione dei disturbi alimentari.

Qui il video integrale https://www.youtube.com/watch?v=Cfg_bOiZe1U